Intermittent Fasting, la mia esperienza ed opinione

Il digiuno intermittente è una pratica radicata nella nostra cultura come per esempio il Digiuno Ecclesiastico ed il Ramadan.
Oggi l’esempio più comune è quando, a seguito di un pranzo pesante si decide di saltare la cena, pratica sbagliata in quanto serve solo a sentirsi a posto con la propria coscenza ma non crea nessun beneficio al corpo ne nel breve ne tanto meno nel lungo termine.
Il digiuno intermittente conosciuto come intermittent fasting se applicato con criterio, è un ottimo metodo non solo per tenere il peso sotto controllo ma anche per migliorare le proprie abitudini quotidiane.
Di fatto il digiuno è una privazione che ci imponiamo e affinché funzioni dobbiamo rispettarla, questo genera quindi un obbiettivo da raggiungere e quindi una focalizzazione su noi stessi che ci farà sentire più motivati e di riflesso ci consentirà di raggiungere anche gli altri risultati quotidiani più facilmente. Imporsi dei micro obbiettivi aiuta a raggiungere i macro obbiettivi.
Io personalmente lo pratico spesso anche più volte la settimana. In base ad i miei impegni ceno tra le 7 e le 8 di sera e poi non assumo più nulla fino a pranzo dove comunque molto spesso mangio frutta per esempio 2/3 banane ed altri due frutti dipo mele o pesche per poi arrivare nuovamente alla cena successiva.
Molti studi hanno dimostrato che il digiuno ad intermittenza agisce positivamente sul nostro corpo, ecco tre esempi:
1) Aumento della sensibilità all’insulina e mitocondriale efficienza energetica – Il digiuno aumenta la sensibilità all’insulina con mitocondriale efficienza energetica, e di conseguenza ritarda l’invecchiamento e le malattie, che sono tipicamente associati con la perdita di sensibilità all’insulina e diminuzione dell’energia mitocondriale.
2) Stress ossidativo ridotto – il digiuno riduce l’accumulo di radicali ossidativi nella cellula, e previene in tal modo il danno ossidativo alle proteine cellulari, lipidi e acidi nucleici associati con l’invecchiamento e la malattie.
3) Aumento della capacità di resistere allo stress, le malattie e l’invecchiamento – il digiuno induce una risposta allo stress cellulare (simile a quello indotto da esercizio fisico) in cui le cellule auto regolano la generazione dei geni che aumentano la capacità di far fronte allo stress e resistere alle malattie e l’invecchiamento.

Quindi risultati positivi sia per il corpo che per la mente!